Alle 2,15 di notte è terminata la riunione del Consiglio dei Ministri n.49 a Palazzo Chigi. Diverse e di rilievo le novità in materia fiscale che derivano dall’approvazione della legge di stabilità per il periodo 2013-2015. La legge di stabilità dispone misure per modificare la legislazione vigente su cui si fonda la legge di bilancio, prevista dall’articolo 81 della Costituzione, che costituisce il mezzo con cui il Parlamento autorizza il governo a sostenere le spese indicate nella stessa legge di bilancio.
La revisione della legge di stabilità ha previsto:
Aumento dell’Iva di un punto percentuale. A partire da giugno 2013 l’Imposta sul Valore Aggiunto salirà dal 21% al 22% e dal 10% all’11%. Viene così dimezzato l’aumento che precedentemente era previsto di due punti percentuali.
I redditi dei primi due scaglioni Irpef (da 0 a 15mila euro il primo e da 15mila a 28mila il secondo) vedranno diminuire la tassazione di un punto percentuale, dal 23% al 22% il primo scaglione e dal 27% al 26% per il secondo scaglione Irpef.
Introduzione di una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni IRPEF e si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro per le detrazioni.
Le pensioni di guerra e di invalidità saranno assoggettate ad Irpef.
Sempre nell’ambito della legge di stabilità il Governo prevede che a regime il risparmio derivante dalla spending review, cioé la revisione della spesa pubblica, sarà pari a 3,5 miliardi di euro.
Il Consiglio ha anche previsto la riforma del Titolo V della Costituzione, a distanza di undici anni dalla precedente revisione. Dice il comunicato: ‘L’intervento riformatore si incentra anzitutto sul principio dell’unità giuridica ed economica della Repubblica come valore fondamentale dell’ordinamento, prevedendo che la sua garanzia, assieme a quella dei diritti costituzionali, costituisce compito primario della legge dello Stato, anche a prescindere dal riparto delle materie fra legge statale e legge regionale. E’ la cosiddetta clausola di supremazia presente in gran parte degli ordinamento federali.’.
Altri interventi di rilievo sono stati lo scioglimento ai sensi della normativa antimafia del Consiglio comunale di Reggio Calabria e ha disposto il commissariamento dell’Ente affidandone la gestione ad una commissione straordinaria per la durata di 18 mesi e l’approvazione di alcune leggi regionali su proposta del Ministro affari regionali, turismo e sport, una serie di leggi regionali.
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