I progetti inviati al sito www.smartstart.invitalia.it sono stati oltre 2000. Questo il dato comunicato da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Il bando Smart&Start è l’incentivo per le nuove imprese del Mezzogiorno che puntano su innovazione, utilizzo delle tecnologie digitali e valorizzazione dei risultati della ricerca e conto su una dotazione complessiva di 190 milioni di euro. Il bando prevede due tipi di agevolazioni:
>> Smart contribuisce a coprire i costi di gestione sostenuti nei primi anni di attività aziendale;
>> Start contribuisce a coprire le spese per l’investimento iniziale.
Nonostante sul sito sia specificato che l’incentivo è una agevolazione a sportello, cioé l’accesso ai fondi disponibili (i 190 milioni di euro) avviene solo se il progetto presentato viene valutato positivamente dall’agenzia, la valutazione delle domande viene avviata in ordine cronologico in base alla data e ora di ricezione delle domande stesse, il cui invio avviene solo telematicamente.
Va da sè che se le prime domande protocollate superano positivamente la valutazione ed il totale dei contributi richiesti esaurisce i fondi a disposizione, i progetti inviati in seguito non verranno finanziati. Per questo motivo, il giorno di apertura del canale telematico, avvenuta il 4 settembre, il sito di Invitalia è andato in crash.
I numeri
Nel comunicato stampa pubblicato da Invitalia si riportano alcuni numeri: alle 13,00 del 7 settembre (giorno di pubblicazione del comunicato) i neo imprenditori stavano elaborando 2163 progetti di impresa. Nei giorni precedenti le richieste di agevolazione erano state 1203 il 5 settembre e 1721 il 6 settembre. Il 4 settembre, giorno di apertura del canale, i progetti in fase di elaborazione erano comunque stati 976.
I dati di accesso al sito sono stati invece 301mila visitatori il 4 settembre, 275mila il 5 e 240mila il 6 settembre.
Considerazioni
La richiesta di finanziamenti nell’ambito di un bando sugli incentivi alle imprese che puntano su innovazione e nuove tecnologie digitali che non può essere spedita per disservizi al canale telematico non costituisce un’ottima pubblicità e di certo non migliora le considerazioni sul livello di digitalizzazione del nostro Paese (vedi la storia relativa all’Agenda Digitale Italiana).
Un’altra riflessione però riguarda i bandi che prevedono il cosidetto ‘click day’. Per quanto Invitalia si sia premurata di comunicare che ‘le risorse stanziate per Smart&Start sono ampiamente in grado di soddisfare le richieste in arrivo’ il fatto che si sia creato comunque il picco di traffico alle 12, orario di accesso al sistema, fa pensare che ci sia quanto meno un problema di comunicazione.
Possiamo però valutare altri casi di bandi che sulla carta prevedono una finestra temporale per l’invio delle domande ma che hanno la totalità delle richieste nel giorno di apertura del canale telematico, a cui segue puntualmente (a pochissima distanza, ad esempio il giorno dopo) la comunicazione che il gran numero di domande inviate ha esaurito i fondi a disposizione.
Ecco quindi la corsa frenetica al ‘click’ e scorrendo le liste dei progetti ammessi al finanziamento del bando ISI Inail ad esempio, vedi che tra l’ultimo progetto ammissibile ed il primo non ammesso vi è uno scarto di un centesimo di secondo nell’invio della domanda.
Esistono già altri bandi che prevedono invece un punteggio di qualità in fase di valutazione dei progetti, perché non pensare di potenziare al meglio questo genere di procedure? Si dovrebbero premiare i meritevoli non i più veloci, o sbaglio?
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