Entro questa settimana il Governo vorrebbe trovare l’accordo con i sindacati per affettuare le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. L’articolo in questione disciplina la tutela di un lavoratore in caso di licenziamento illegittimo.
In discussione vi sono anche nuove norme per alcune tipologie contrattuali che non sono disciplinate da norme dell’articolo 18 ma non rientrano nemmeno nelle regole inerenti il lavoro a tempo indeterminato.
Vi riporto le novità in pillole:
Collaborazioni con partita Iva: Se la durata del rapporto di lavoro risulta superiore a tre mesi in un anno, il collaboratore ricava più del 75% dei compensi da tale rapporto e ha anche una postazione di lavoro presso il committente, il lavoro sarà considerato di tipo coordinato e continuativo e non autonomo e occasionale. Tale presunzione non vale per i professionisti iscritti ad albi.
Se saranno confermati questi cambiamenti si dovranno rivedere le modalità per aprire la partita Iva.
Lavoratori part-time: La modifica interessa la comunicazione obbligatoria nel caso avvengano variazioni di orario di lavoro per l’applicazione di clausole flessibili per il part time verticale o misto. Il lavoratore dovrà avere sempre un preavviso per il cambiamento d’orario.
Lavoratori a tempo determinato: Si vogliono aumentare i costi contributivi per finanziare l’Aspi, l’Assicurazione sociale per l’impiego che dovrà sostituire indennità di mobilità, incentivi di mobilità, disoccupazione per apprendisti, una tantum co.co.pro e altre indennità. Vi potrà essere il recupero della maggiorazione in caso di trasformazione del tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.
Collaboratori a progetto: Se vi sarà la presunzione che il lavoro svolto da un collaboratore sia analogo a quello di un dipendente verrò rivisto in meglio il suo contratto di lavoro. In questo modo si vuole disincentivare l’abuso delle collaborazioni a progetto (verrà abolito anche il concetto di ‘programma’ e verrano stralciate clausole che consentono al committente il recesso prima del termine).
Apprendisti: Il contratto di apprendistato sarà rivisto per permette un agevole accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani. L’apprendistato dovrà avere una durata minima.
Associazioni in partecipazione: Saranno escluse associazioni con più di cinque persone, salvo siano associazioni in ambito familiare oppure associazioni con elevato contenuto professionale. Questo per contrastare un altro strumento che viene spesso utilizzato al posto dei rapporti di lavoro subordinato.
Lavori accessori: Saranno rivisti i voucher che potranno essere utilizzati da poche categorie ed in settori ben specifici. Dovranno essere utilizzati ad esempio solo da pensionati oppure studenti nel periodo estivo.
Lavoro intermittente: Si vuole evitare l’abuso dell’utilizzo di questo strumento facendo sì che ogni volta che venga ‘chiamato’ un lavoratore (si chiama anche job on call) si debba darne comunicazione alla Pubblica Amministrazione.
Vi riporto qui il link per leggere il documento del Governo sulla Riforma del Lavoro. Buona lettura.
0
ottimo 🙂 speriamo cambino un po’ di cose…