Con l’entrata in vigore della legge si stabilità, vi è stata l’eliminazione ‘formale’ delle scritture contabili per ditte e società in contabilità semplificata e per i professionisti che effettuino operazioni interamente tracciabili (ad es. bonifici, carte di credito, prepagate, assegni, ecc.) e con strumenti idonei a consentirne la tracciabilità.
Le norme parlano di contabilità e non dell’eliminazione degli altri adempimenti fiscali, così come non sono state modificate le regole circa la determinazione delle imposte che vanno comunque saldate, non vi è nemmeno l’esonero per la comunicazione delle operazioni pari od oltre i 3000 euro, la comunicazione black list e l’invio dei modelli Intrastat.
Si vuole eliminare così l’uso dei contanti per incassi e per i pagamenti, consentendo al contribuente, in cambio, di essere esonerato dalle registrazioni contabili nei registri Iva e dei corrispettivi, oltre al registro dei componenti di reddito e dei movimenti finanziari per i professionisti in contabilità ordinaria.
C’è da dire che potrebbe essere difficile il calcolo delle imposte basandosi sugli estratti conto bancari, soprattutto per quanto riguarda l’Iva, che prevede differenti aliquote per tipologie di beni diversi, regimi di esenzione, esclusione oppure non imponibilità.
A prescindere dalla tracciabilità delle transazioni, sono già esonerati dagli obblighi contabili i minimi, gli ex minimi ed i contribuenti nel regime delle nuove iniziative produttive.
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