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Nessun aumento del limite di ricavi per i contribuenti minimi. La risposta del sottosegretario Pierpaolo Baretta al question time della  commissione Finanze alla Camera è stata negativa.

La decisione pubblicata in Gazzetta Europea

Come ho riportato in uno dei miei ultimi articoli (Esenzione IVA fino a 65000 euro di volume d’affari) il Consiglio dell’Unione Europea aveva concesso all’Italia la possibilità di esentare dall’applicazione dell’Iva i contribuenti con un volume di affari inferiore ai 65.000,00 euro. Concessione valida fino al 31 dicembre 2016.
Ci si chiedeva cosa avrebbe fatto il governo italiano, considerato che in Italia tra coloro che non applicano l’Iva alle fatture vi sono anche i contribuenti  minimi, per i quali come sappiamo il limite è fissato in 30.000,00 euro oltre i quali bisogna fuoriuscire dal regime (e non si può più ‘rientrare’  anche dopo un triennio di applicazione del regime ordinario).

Il question time

Durante il question time alla commissione Finanze alla Camera è stato chiesto se l’Italia adotterà il nuovo limite. Purtroppo la risposta è  stata negativa perché, come spiegato dal sottosegretario Baretta, l’Italia perderebbe un gettito di 29 milioni di euro all’anno e ci sarebbero  problemi di ‘compatibilità comunitaria con la disciplina in materia di aiuti di Stato’.

Il piccolo appunto da fare è che il Consiglio ha dato il via libera all’aumento (richiesto dall’Italia), quindi penso che se ci fossero state  incompatibilità il responso non sarebbe stato positivo…lascio a voi altre considerazioni.

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