Seleziona una pagina

I contribuenti che nel 2012 sono fuoriusciti dal regime dei minimi diventando così ‘ex minimi’ hanno l’obbligo di compilare gli studi di settore da allegare all’Unico 2013 ma tali studi non saranno presi in considerazione ai fini dell’accertamento fiscale sui redditi.

Il principio di cassa

Per tutti i contribuenti minimi, così come quelli che hanno aderito dal 2012 al regime per l’imprenditoria giovanile (nuovo regime dei minimi) si applica il principio di cassa, cioé si deve tener conto  cioé si deve tener conto dei ricavi e delle spese effettivamente sostenute nel periodo d’imposta considerato. Tale principio viene applicato anche per le ditte individuali che hanno aderito al regime dell’imprenditoria giovanile e che invece normalmente applicherebbero il principio di compentenza delle spese e dei ricavi (informati leggendo il mio articolo Ex minimi e compilazione degli studi di settore).

Gli studi di settore

Cosa sono gli studi di settore? Dal sito dell’Agenzia delle Entrate: ‘Gli studi di settore, elaborati mediante analisi economiche e tecniche  statistico-matematiche, consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente.

Individuano, a tal fine, le relazioni esistenti tra le variabili strutturali e contabili delle imprese e dei lavoratori autonomi con riferimento al  settore economico di appartenenza, ai processi produttivi utilizzati, all’organizzazione, ai prodotti e servizi oggetto dell’attività, alla  localizzazione geografica e agli altri elementi significativi (ad esempio area di vendita, andamento della domanda, livello dei prezzi, concorrenza, ecc.).

Gli studi di settore sono utilizzati dal contribuente per verificare, in fase dichiarativa, il posizionamento rispetto alla congruità (il contribuente è  congruo se i ricavi o i compensi dichiarati sono uguali o superiori a quelli stimati dallo studio, tenuto conto delle risultanze derivanti  dall’applicazione degli indicatori di normalità economica) e alla coerenza (la coerenza misura il comportamento del contribuente rispetto ai  valori di indicatori economici predeterminati, per ciascuna attività, dallo studio di settore), e dall’Amministrazione finanziaria quale ausilio all’attività di controllo’.

Risultati sfasati

Le ditte fuoriuscite dal regime dei minimi si troverebbero ad affrontare salti o duplicazioni di imposta per il passaggio da un principio all’altro ed avrebbero risultati non veritieri dagli studi di settore per l’applicazione di principi diversi. Già nel 2011 il decreto del Ministro dell’Economia e Finanze aveva stabilito l’inutilizzabilità diretta degli studi di settore che nel 2011 era fuoriusciti dal regime dei minimi.

Esclusione dagli studi di settore

Per il 2012 vi è di nuovo l’esclusione dagli studi settore di coloro che sono passati da un regime fiscale ad un altro. Esiste un codice apposito da indicare nel quadro RE della dichiarazione ed è il 12 che prevede ‘l’inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta 2012 prevista dal DM 11 febbraio 2008 e successive modificazioni (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore)’.

 Iscriviti alla mia newletter per conoscere sempre le ultime novità fiscali!

6