Al Senato è passata la fiducia sull’emendamento alla legge fiscale. Il provvedimento passa ora al vaglio della Camera e ci si aspettano ulteriori cambiamenti.
Molte le incertezze riguardo il calcolo del primo acconto IMU, l’Imposta Municipale Unica. E’ previsto che i Comuni potranno avere tempo fino al 30 settembre per esercitare il potere di correggere le aliquote standard previste dallo Stato ma questo contrasta con il termine per il pagamento del primo acconto IMU che scade il 18 giugno.
Per ovviare al problema viene stabilito che l’acconto, pari al 50% dell’imposta, si calcolerà sulle aliquote standard:
1. 4 per mille per la prima casa;
2. 7,6 per mille per gli altri immobili;
3. 2 per mille per gli immobili strumentali all’attività agricola.
Per il calcolo del saldo, in scadenza il 17 dicembre, bisognerà tener conto invece degli eventuali aumenti decisi dalle amministrazioni locali.
Aggiornamento al 16 aprile: E’ stato approvato l’emendamento secondo il quale l’IMU si dovrà versare in tre rate. La prima a giugno, la seconda a settembre e l’ultima a dicembre.
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