Interventi su tasse di artigiani e commercianti che lasceranno in azienda il reddito guadagnato. Al vaglio un nuovo regime di tassazione che sarà proporzionale al reddito guadagnato dagli imprenditori. Il nome dovrebbe essere già pronto, si aspetta la definizione certa di quanto sarà dovuto dalle aziende.
IRI, l’Imposta sul Reddito dell’Imprenditore
E’ interessante ripercorrere nel tempo i passi fatti riguardo l’imposizione fiscale delle imprese. Ho scritto già due post tempo fa quando si accennò la prima volta all’introduzione di un’imposta che avrebbe coinvolto indistintamente società di capitali, di persone e ditte individuali.
Nel post del 27 marzo 2012 che si intitolava ‘IRI, un danno per i piccoli?‘ l’IRI era l’Imposta sui Redditi d’Impresa
ed allora si preannunciava quanto dovrebbe essere approvato a breve quest’anno. Cosa esattamente?
IRI, un’imposta proporzionale
A prescindere dalle dimensioni della propria ditta o della società di persone di cui si è soci, si pagheranno le tasse in proporzione al reddito conseguito dall’azienda. Ad oggi invece l’imprenditore individuale paga l’Irpef a scaglioni e così fanno i soci di S.a.s. e s.n.c. che si dividono il reddito in base alle quote societarie possedute. L’aliquota dell’IRI, come stabilito dalla Legge di Stabilità, sarà del 24% e non dovranno più essere corrisposte addizionali regionali e comunali.
Quest’imposta sarà calcolata (e versata) solo sui redditi che continueranno a rimanere in azienda, la parte di ricavi aziendali incassati dagli imprenditori sconteranno la tassazione Irpef.
Il regime di cassa
Novità molto interessante è l’introduzione per artigiani e commercianti del regime di cassa. In buona sostanza, come avviene per i professionisti, le tasse non saranno calcolate su quanto fatturato ma su quanto effettivamente incassato.
Capisci bene che è un cambio rilevante perché purtroppo capita sovente che le fatture non siano pagate in tempi brevi e l’imprenditore potrebbe dover anticipare tasse per le fatture emesse in un anno ma non incassate.
Il regime di cassa varrà per gli imprenditori in regime ‘semplificato’, i contribuenti minimi e gli imprenditori in regime forfettario seguono già il criterio di cassa e hanno una tassazione agevolata, quindi queste ultime novità non li interessano.
Evoluzione degli studi di settore
I famigerati studi di settore lasceranno il posto ad un ‘indicatore di affidabilità del contribuente’. L’indice andrà da 1 a 10, dal peggiore al contribuente migliore. Per l’analisi del processo magari rimanderò ad un altro mio articolo. Per ora ti basti sapere che ai fini del calcolo dell’indicatore il fisco non si baserà più solo sull’anno d’imposta per cui si trasmetterà la dichiarazione dei redditi ma confronterà i dati fiscali degli otto anni precedenti.
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