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Dal 17 settembre l’aliquota Iva del 20% è stata aumentata di un punto percentuale, passando quindi al 21%. Bisogna porre attenzione quindi alla gestione degli aspetti contabili legati al cambiamento di aliquota.

Per ciò che concerne i professionisti, bisogna tener conto con il momento dell’effettuazione dell’operazione, che coincide con il pagamento del corrispettivo. Non rileva in nessun modo quindi se il servizio è terminato prima del 16 settembre perchè dal 17, i pagamenti imporranno il cambiamento dell’aliquota al 21%.

Ci può essere una deroga alla norma in questione se il professionista ha già emesso la fattura per la prestazione resa, in questo caso fa fede la data della fattura, che sconta l’Iva al 20%. Bisogna però tener conto che, emessa la fattura, il professionista sarà anche obbligato a versare le imposte.

Lo stesso discorso sussiste in caso di pagamento anticipato rispetto al termine delle prestazioni. Se il servizio è stato pagato prima del 17, allora è corretta l’applicazione del 20% sull’imponibile.

Cosa succede nel caso in cui l’operazione sia regolata con il meccanismo del pagamento di un’acconto e del successivo pagamento  del saldo post 17 settembre? In questo caso avremo l’applicazione delle due aliquote, al 20% per l’importo dell’acconto e del 21% per il saldo della fattura.

Un’altro esempio utile: se è stata emessa fattura prima del 17 settembre, quindi con Iva al 20%,  ed in seguito si emette una nota di variazione, all’imponibile si aggiunge sempre l’Iva al 20% perche’ segue la fattura originaria.

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