Si usa spesso parlare di prestazioni occasionali riferendosi generalmente alle prestazioni di durata inferiore ai 30 giorni e per le quali il compenso non supera i 5000 euro con uno stesso committente. In realtà, a livello giuridico, le cose sono differenti, esistono infatti diversi rapporti di lavoro, ognuno con le sue peculiarità. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il lavoro autonomo occasionale
Con lavoro autonomo occasionale s’intende riferirsi a prestazioni di lavoro disciplinate dall’art. 2222 e seg. del Codice Civile. Sono prestazioni che hanno carattere episodico e sono svincolate da attività di coordinamento da parte del committente, si discostano pertanto dalla disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative (le collaborazioni occasionali che ho riportato in basso nell’articolo). Il lavoro autonomo occasionale prevede che superati i 5000 euro di compensi in un anno solare da parte di tutti i committenti, il lavoratore debba necessariamente iscriversi alla Gestione Separata Inps. A livello fiscale i compensi percepiti come lavoratori autonomi occasionali vanno indicati nella dichiarati come redditi diversi.
Il lavoro occasionale accessorio
Il lavoro occasionale accessorio si applica a prestazioni meramente occasionali non riconducibili a tipologie contrattuali tipiche di lavoro subordinato o autonomo. I compensi sono esenti a livello fiscale e non incidono sullo stato di disoccupato o inoccupato. Le prestazioni sono remunerate attraverso il sistema dei buoni lavoro (voucher).
I prestatori di lavoro occasionale accessorio sono:
- pensionati;
- studenti nei periodi di vacanza (che possono essere impiegati solo nelle scuole e nelle università);
- percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito (anni 2009-2010 e 2011;
- lavoratori in part-time (anni 2010 e 2011);
- altre categorie di prestatori.
Vi sono state novità recenti in materia, che potete consultare leggendo quest’articolo: Lavoro autonomo occasionale accessorio. Cosa è cambiato?
Le collaborazioni occasionali
Le collaborazioni occasionali sono prestazioni la cui disciplina è riconducibile a quella delle collaborazioni coordinate e continuative.
I collaboratori coordinati e continuativi sono anche lavoratori parasubordinati, perché rappresentano una categoria intermedia fra il lavoro autonomo ed il lavoro dipendente. Lavorano in piena autonomia organizzativa ma sono vincolati dal potere di coordinamento del committente in funzione delle esigenze aziendali.
I collaboratori occasionali devono iscriversi sempre e comunque alla Gestione Separata Inps qualunque sia la durata ed i compensi stabiliti con i committenti, anche se vigono i limiti di durata di 30 giorni e 5000 euro con lo stesso committente in un anno solare. A livello fiscale i redditi dei collaboratori coordinati e continuativi sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente.
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