Posto il link alla pagina di TelefiscoOnline (organizzato da IlSole24Ore) in cui Gianpaolo Tosoni parla delle norme sul regime dei minimi.
Penso sia molto interessante per voi ascoltare cosa dice al terzo minuto del video, in cui specifica la possibilità che un ex lavoratore dipendente avvii la propria attività professionale.
L’esempio proposto e’ di un ex dipendente metalmeccanico che apre una sua officina, nella fattispecie non ci sono cause ostative.
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Avendo un contratto a tempo indeterminato di 35 ore settimana (con busta paga), è possibile aprire una partita iva con questa modalità per gestire una piccolissima attività in parallelo? In questo caso nei 30000€ di limite max vanno considerati anche gli stipendi mensili o solo le fatture emesse con la partita iva?
Si dovrebbe verificare la compatibilità tra i due lavori (quello come dipendente e come lavoratore autonomo) per verificare che non ci sia prosecuzione di attività pregressa e cause di incompatibilità. In dichiarazione dei redditi vi è una sezione apposita per i compensi derivanti da lavoro autonomo in regime dei minimi (CM), per chi è iscritto alla Gestione Separata INPS si considerano i compensi più la maggiorazione della rivalsa INPS addebitata ai clienti finali meno le spese inerenti l’attività esercitata (sempre come lavoratore autonomo, ovviamente), gli stipendi come dipendente si indicano in un’altra sezione e su di essi può far valere eventuali altre deduzioni o detrazioni (spese per la casa, spese mediche, veterinarie). Buon lavoro