Regime dei minimi corretto dal Governo, i termini però dipenderanno dalle risorse finanziarie disponibili. All’inizio del 2015 come sai è stato introdotto un nuovo regime fiscale per i contribuenti minimi, il regime forfetario.
Il regime viene così chiamato perché per determinare le tasse da versare si tiene conto di una percentuale forfettaria del proprio fatturato, stabilita a priori per ciascun codice Istat della propria attività lavorativa. Non si tiene conto dei costi dell’attività lavorativa. Ad esempio se commerci all’ingrosso o al dettaglio, devi calcolare le tasse sul 40% del tuo fatturato, se invece ti occupi di attività immobiliari il coefficiente è pari al 86%.
A differenza del precedente regime dei minimi sono altresì stabiliti diversi limiti reddituali per ciascuna attività. Sono seguite polemiche soprattutto da parte dei professionisti e lavoratori autonomi che hanno visto il limite reddituale dimezzato rispetto a prima, perché pari a 15.000 euro.
Puoi capirne di più sul regime forfettario leggendo questo mio post: Regime forfettario del 2015, scopri la verità.
Se vuoi ulteriori informazioni, puoi collegarti alla pagina dell’Agenzia delle Entrate.
Con l’introduzione del regime forfettario sono stati abrogati gli altri regimi semplificati, il regime dei minimi con imposte al 5% e limite di 30.000 euro per tutte le categorie reddituali è stato prorogato fino alla fine del 2015. Una piccola apertura per quanti stavano pensando di aprire la partita Iva e hanno potuto, avendone i requisiti, sfruttare questo regime fiscale prima della sua ‘dipartita’.
Regime dei minimi corretto dal Governo?
L’aggiunta del punto interrogativo non è un caso, sappiamo che le varie manovre di Governo sono sempre influenzate dalle possibilità finanziarie dello Stato per far fronte ai mancati incassi di imposte minori. Come potrebbe essere nel caso in cui il Governo riveda il regime dei minimi.
In cosa potrebbe consistere questo cambiamento? Si agirà sul tetto massimo di reddito per le attività, forse rivedendone in aumento il tetto massimo di 5 o 10.000 euro. Questo potrebbe valere ancor di più per i professionisti, penalizzati molto con la diminuzione del tetto dai 30.000 euro del regime dei minimi ai 15.000 euro del regime forfettario.
Un ulteriore possibilità potrebbe essere data da una diminuzione più consistente della tassazione per i primi tre anni di lavoro per agevolare chi incomincia la propria attività in questo regime fiscale.
Rimanete collegati per ulteriori novità di cui scriverò.
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Buongiorno,
Ho solo un dubbio, ho appena chiuso partita iva (regime ex minimi) e ho iniziato a lavorare da dipendente ma vorrei continuare la vendita di applicazioni su App Store e Google Play.
Posso utilizzare il regime forfettario? (nel sito dell’agenzia delle entrate scrivono ” il regime è naturale per chi possiede i requisiti di ingresso” ma non specifica quali sono). Inoltre mi chiedevo quali fossero i costi? Sempre dal sito dell’AdE parlano di un’imposta del 15% e che posso scegliere, se esercito attività d’impresa, di non essere assoggettata alla contribuzione previdenziale minima. È corretto?
La ringrazio!
Patrizia
Il Governo sta lavorando a correzioni da apportare al regime forfettario. Sembra che questo regime sarà completamente precluso ai lavoratori dipendenti che guadagnano più di 30.000 euro ma questo si potrà capire solo quando saranno pubblicate le nuove norme.
Cordiali saluti
Salve, con il regime forfettario 2016 rimane invariata la possibiltà di utilizzare il regime previdenziale agevolato pagando i contributi Inps in base al fatturato?
Grazie
Sembra che questo aspetto verrà cambiato, vi sarà uno sconto sul versamento dei contributi annuali ma non il pagamento in percentuale sul fatturato. Aspettiamo chiarimenti.
Cordiali saluti
Buonasera,
sono avvocato 54enne con ricavi inferiori ad €. 30.000,00 x il 2015 e in prospettiva anche negli anni a venire e contemporaneamente docente a tempo indeterminato presso scuola secondaria superiore con reddito lordo di poco superiore ad €.29.000,00= nel 2014 e probabilmente di poco superiore agli €. 30.000,00 nel 2015.
Avendo tutti gli altri requisiti richiesti dalla nuova Legge di stabilità in parte già esistenti nel passato mi chiedo se il limite massimo dei 30.000,00 euro previsto per il reddito da lavoro dipendente deve intendersi come lordo o netto e se la regola per cui il reddito professionale deve superare quello autonomo verrà mantenuta…?
Potrò rientrare in coloro che potranno utilizzare il regime favorevole…? Grazie
Non si può rispondere correttamente ai quesiti senza conoscere il testo di legge che conterrà le nuove norme per il forfettario.
Cordiali saluti
Buonasera,
sono un freelance che l’anno scorso avendo compiuto 35 anni era passato al regime ordinario. Purtroppo i miei ricavi sono sui 26mila lordi annui. Secondo voi riuscirò a rientrare nei minimi o ci potrebbero essere ulteriori colpi di testa e cambiamenti?
Grazie infinite
S.
Salve,
a breve dovro aprirmi la partita iva, ho 28 anni e sono un programmatore,
a questo punto conviene aprirla ora per approffitare del regime agevolato fino al 31 Dicembre 2015, giusto ?
Se ho capito bene, è rimasto poco tempo per usufruire della tassazione al 5%,
prima che il governo modifichi tutto giusto ?
Andrò controcorrente ma oltre a pensare quale regime fiscale sia più conveniente penso sia importante capire anche se il proprio progetto imprenditoriale sia capace di generare utili nel breve, medio e lungo periodo. In questo senso è inutile ‘tentare’ di aprire la partita Iva per capire se andrà bene in futuro, bisogna far in modo che vi siano prospettive concrete di guadagni.
Gentilissimo dott. Micera mi interessava un suo autorevole parere su quanto a seguire. Mi chiedevo se apro PI in regime forfettario entro l’anno 2015 poi dagli anni successivi si rimane comunque vincolati alle regole del 2015 (vincolo fatturato in primis) oppure si passa in automatico a quelle del 2016. Inoltre in caso di passaggio automatico al nuovo regime potrei comunque beneficiare dell’imposta sostitutiva al 5%? Grazie mille.
Questo è uno dei tanti dubbi che dovranno essere sciolti con il nuovo testo del Governo, per capire quali saranno effettivamente i cambi proposti a questo regime fiscale.
Cordiali saluti