Il 1 gennaio 2015 è partito il nuovo regime forfettario previsto nella Legge di Stabilità 2015 presentata dal Governo il 15 ottobre. Il regime forfettario è un regime naturale, cioè vi faranno naturalmente parte i contribuenti che avranno determinati requisiti previsti dalla normativa.
Con la Legge di Stabilità 2016 al regime forfettario qui descritto sono stati apportati dei cambiamenti che ho descritto in questo post: Regime forfettario del 2016, leggilo per conoscere le novità.
Il regime forfettario partito il 1 gennaio 2015
Puoi aderire al regime forfettario se sei persona fisica (sono escluse le persone giuridiche, le società) esercente attività di impresa, arte o professione se nell’anno precedente:
- hai conseguito ricavi o compensi non superiori ai limiti stabiliti in base ai codici ATECO della propria attività economica;
- hai sostenuto spese per collaboratori, dipendenti, associati in partecipazione non superiori ai 5000 euro;
- hai sostenuto un costo non superiore ai 20.000 euro in beni strumentali al lordo degli ammortamenti.
Il limite dei ricavi per accedere al regime forfettario
Nel regime forfettario puoi rientrare anche se sei nel regime ordinario. Per questo motivo, ai fini del computo del limite di reddito per accedere al regime, è stabilito che non devi aggiungere l’eventuale reddito aggiuntivo derivante dall’adeguamento agli studi di settore.
Nel caso tu svolga più attività, ai fini reddituali bisogna considerare l’attività che genera maggiori compensi o ricavi.
Possono accedere tutti al regime forfettario?
Non puoi aderire al regime forfettario se:
- ti avvali di regimi speciali ai fini Iva;
- non risiedi nel nostro Stato o risiedi in uno Stato europeo o ancora uno Stato che garantisce un adeguato scambio di informazioni fiscali con l’Italia ma in questo caso almeno il 75% di reddito deve essere prodotto nel nostro Paese;
- se ti occupi di cessione di fabbricati o terreni in via esclusiva;
- se possiedi quote in società di persone o società di capitali in regime di trasparenza fiscale.
Quante tasse dovrò pagare?
Il regime forfettario prevede che il reddito imponibile sia calcolato applicando all’ammontare dei ricavi/compensi percepiti un coefficiente di redditività basato sempre sul codice ATECO della propria attività lavorativa.
Sull’imponibile così determinato graverà un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive pari al 15%.
Sono introdotti quindi dei coefficienti di redditività per ogni singola attività lavorativa.
I coefficienti ed i limiti di reddito per ogni attività lavorativa
- Industrie alimentari e delle bevande (Codici ATECO 2007 10 – 11): limite reddituale euro 35.000, coefficiente 40%
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio (Codici ATECO 2007 45 – da 46.2 a 46.9 – da 47.1 a 47.7 – 47.9): limite reddituale euro 40.000, coefficiente 40%
- Commercio ambulante di alimentari e bevande (Codici ATECO 2007 47.81): limite reddituale euro 30.000, coefficiente 40%
- Commercio ambulante di altri prodotti (Codici ATECO 2007 47.82- 47.89): limite reddituale euro 20.000, coefficiente 54%
- Costruzioni e attività immobiliari (Codici ATECO 2007 41 – 42 – 43 – 68): limite reddituale euro 15.000, coefficiente 86%
- Intermediari del commercio (Codici ATECO 2007 46.1): limite reddituale euro 15.000, coefficiente 62%
- Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (Codici ATECO 2007 55 -56): limite reddituale euro 40.000, coefficiente 40%
- Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari (Codici ATECO 2007 64 – 65 – 66 – 69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75 – 85 – 86 – 87 – 88): limite reddituale euro 15.000, coefficiente 78%
- Altre attività economiche (Codici ATECO 2007 01 – 02 – 03 – 05 – 06 – 07 – 08 – 09 – da 12 a 33 compreso – 35 – 36 – 37 – 38 – 39 – 49 – 50 – 51 – 52 – 53 – 58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63 – 77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82 – 84 – da 90 al codice 99 compreso): limite reddituale euro 20.000, coefficiente 67%
Esempio:
Un professionista iscritto alla gestione separata Inps ha percepito in un anno compensi per 15.000 euro e sostenuto spese per l’attività lavorativa che ammontano a 5.000 euro. Ha sostenuto inoltre spese in contributi previdenziali per 2.000 euro. La sua attività rientra nella fattispecie 8 dell’elenco.
REGIME DEI MINIMI
Compensi € 15.0000
Costi € 5.000 –
Contributi Previdenziali € 2.000 –
Reddito imponibile € 8.000
Imposta al 5% € 400
REGIME FORFETTARIO
Compensi € 15.000
Coefficiente 78%
Reddito forfetizzato € 11.700
Contributi previdenziali € 2.000 –
Reddito imponibile € 9.700
Imposta al 15% € 1.455
Se apro partita Iva nel 2015 che vantaggi avrò?
Come è stato per il regime dei minimi, nel modello relativo all’apertura della partita iva vi sarà la casella per l’opzione del regime forfettario.
Un ulteriore vantaggio per chi inizia con questo regime consiste in una diminuzione di un terzo del reddito su cui calcolare le imposte e questo vale per i primi tre anni di lavoro.
Questo a condizione che:
- tu non abbia esercitato nei tre anni precedenti altra attività artistica, professionale o d’impresa, nemmeno in forma associata o familiare;
- l’attività non deve costituire la prosecuzione di altra attività svolta sotto forma di lavoro autonomo o dipendente a meno che non fosse il periodo di tirocinio obbligatorio per i professionisti;
- se viene proseguita attività svolta da un altro soggetto, i ricavi/compensi dell’anno precedente non devono superare i limiti reddituali previsti dal regime forfettario.
Tutti i contribuenti nel regime forfettario non devono presentare la dichiarazione Iva, Irap, sono esonerati da studi di settore ed altri adempimenti fiscali quali la tenuta obbligatoria delle scritture contabili.
Nelle fatture non si applicano Iva e ritenuta d’acconto. Al cliente dovrai dare comunicazione dell’esonero dell’applicazione della ritenuta.
Hai parlato delle tasse del regime forfettario, cosa invece riguardo i contributi?
Il regime forfettario prevede semplificazioni per i contributi previdenziali di coloro che eserciteranno attività di impresa. Gli imprenditori, siano essi commercianti o artigiani, pagano i contributi in maniera fissa ogni trimestre indipendentemente dal reddito. Leggi questo articolo per capirne di più: Aliquote INPS 2014 per artigiani e commercianti.
Se sarai un imprenditore nel regime forfettario potrai pagare i contributi in percentuale sul reddito come avviene ora per chi si trova nella Gestione Separata Inps. Non avrai scadenze fisse trimestrali ma pagherai i contributi insieme alle tasse.
Attenzione, vale quanto ho detto sempre a chi si trova nella Gestione Separata Inps: se non versi il minimo dei contributi in un anno non ti varrà l’anno intero ai fini pensionistici. Il minimo di contributi corrisponde a quei 3.500 euro che versi se sei imprenditore.
Se aderirai al regime forfettario e facendo il calcolo percentuale dei contributi agevolati sul tuo reddito risultassero contributi da versare per 2.800 euro ti verrebbe riconosciuto un periodo ai fini pensionistici inferiore all’anno (potrebbero essere 10 mesi ad esempio). Il periodo precedente dovrebbe essere integrato con i contributi successivi, in pratica la pensione si farebbe più lontana.
Se intendi diventare imprenditore, avrai la possibilità di comunicare l’avvio dell’attività nel regime forfettario all’Inps, se invece sei già imprenditore, dovrai inviare apposita comunicazione entro il 28 febbraio di ogni anno per comunicare la sussistenza dei requisiti per rimanere nel regime forfettario.
Nuove iniziative produttive, minimi, ex minimi possono accedere al regime forfettario?
Come ho detto all’inizio del post, si, vi accedi naturalmente se hai i requisiti di cui ho scritto. In ogni caso la legge prevede che nuove iniziative produttive e contribuenti minimi possono anche terminare il periodo con la tassazione prevista dal regime in cui si trovano.
Per capirci, se sei al terzo anno del regime dei minimi puoi continuare con la tassazione al 5% nel 2015 e nel 2016 per poi transitare nel regime forfettario al 15%.
Ci tengo a precisare che il triennio con il reddito diminuito di un terzo vale solo per i primi tre anni dall’apertura della partita iva, non vale per i primi tre anni in cui ti troverai nel regime forfettario.
La pagina del fisco dedicata al regime forfettario.
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ottima notizia! “Tutti i contribuenti nel regime forfettario non devono presentare la dichiarazione Iva, Irap, sono esonerati da studi di settore ed altri adempimenti fiscali quali la tenuta obbligatoria delle scritture contabili” .. solo una cosa non mi è chiara, nel regime forfettario NON si applica più l’iva in fattura? quindi come era per i minimi? lo chiedo perché dal 2013 quando sono diventato “naturalmente” ex-minimo ho dovuto applicare l’iva in fattura.. quindi da gennaio si torna senza? la dicitura in fattura quale è? grazie 🙂
mi sono già risposto da solo trovando altre notizie in rete: in fattura niente iva e niente ritenuta d’acconto! alleluja! grazie
Praticamente il limite sugli investimenti passa da 15.000,limite minimi attuale, a 20.000 euro?
È così? Ho capito bene?
niente più limite di età quindi? 🙂
Si, il regime forfettario non ha limiti se non quelli relativi ai ricavi o compensi guadagnati in un anno.
Visto che questo regime mi sembra peggiore rispetto all’attuale al 5%, chiedo se aprendo p.iva entro il 31/12/2014 – avendo io 30 anni – posso avere il vecchio regime (ricavi meno costi e tassazione 5%) per 5 anni? Grazie
Si, è così.
ciao sei bravissimo! grazie per le tue utili informazioni.
Una domanda “stupida”:
il limite dei 15.000 euro si basa
-sul fatturato
o
– sul compenso forfettario? (faccio riferimento alla tua seconda tabella)?
grazie mille 🙂
Grazie mille. I 15.000 euro sono costituiti dagli incassi dai tuoi clienti che non devono superare le soglie massime di reddito. Quanto incassato viene moltiplicato per il proprio coefficiente e sulla cifra così ottenuta si calcola il 15% di tasse da versare.
Scusami Fabio, dimenticavo uan domanda sui “tempi”.
Ok per i limiti di età…ma quindi nemmeno limiti di tempo? Rispetto ai 5 anni dei minimi attuali, si passa ad un regime “senza scadenza” a patto di rimanere nei limiti dei compensi? O avrò comunque un limite, tipo “10 anni”, come ho letto su qualche blog? Grazie di nuovo!
Non vi sono limiti temporali nel regime forfettario, un contribuente che si è trovato nel regime ordinario per l’aumento degli incassi potrebbe ritornare nel regime forfettario se questi dovessero scendere sotto le soglie reddituali della propria attività lavorativa.
Quindi io che sono al primo anno di regime dei minimi posso usufruire per 4 anni sempre della tassazione al 5%?
Si, si può continuare a rimanere nel regime dei minimi fino alla scadenza del quinquennio.
Beato chi gioisce 🙁 Io da 30.000 mi ritrovo con una soglia di 15.000, praticamente la metà..ma in base a cosa l’ATECO decide di stroncare certe categorie e di favorirne altre con questi criteri così arbitrari? Non è semplice passare in un mese e mezzo dai superminimi a un regime ordinario.
Però leggo che chi è già nei minimi può restarci fino a quanto previsto prima? Non mi è chiara una cosa: io ho aperto partita iva nei minimi a ottobre 2010 e in teoria sarei dovuta restarci fino ai 35 anni, che compirò nel 2017. Potrò quindi restare nei minimi con 5% di imposte e soglia a 30.000 euro fino ad allora?
Grazie per i preziosi articoli e consigli, Fabio!
E’ esatto potrai rimanere nel regme dei minimi fino al compimento dei 35 anni di età. A presto e grazie dei complimenti
Scusa Fabio, ma questo significa che per il professionista del tuo esempio il limite reddituale di 30.000 euro previsto dal regime dei minimi si abbassa addirittura a 15.000 con il regime forfettario?
Si, molti professionisti vedranno il limite dimezzarsi. Aspettiamo la versione definitiva del testo di legge per vedere se i limiti rimarrano così o cambieranno.
scusatemi ma io con qs minini non capisco piu’ nulla.ioho aperto la partita iva con il regime dei minimi nel 2009 nel dicembre 2013 ho chiuso la partita iva in quanto erano decorsi i 5 anni di permanenza nel regime(e avrei dovuto passare al regime ordinario …per cui era piu’ conveniente rinunciare alle attività)
nel 2014 non sono stata titolare di partita iva.Per il 2015 ho qualche opportunità di svolgere attività di lavoro autonomo.Posso riaprire la partita iva optando per il regime forfettario o no? mi aiutate
grazie anticipatamente
C’è la possibilità perché a differenza del regime dei minimi che vietava l’apertura di una nuova partita iva non essendo trascorsi tre anni dalla precedente, il regime forfettario prevede essenzialmente dei parametri che dipendono dal reddito. Un contribuente in regime ordinario che in un anno non ha superato il limite di reddito previsto dalla propria categoria di attività può rientrare nel regime forfettario l’anno successivo.
Quanto riportato nel post vale solo per chi si iscrive alla gestione separata INPS o anche per commercianti e artigiani?
Ciao Fabio, mi sono aggiornato alle ultime notizie in merito al nuovo regime forfettario. Da quello che leggo sembra che tutti quelli che sono all’interno del regime dei minimi al 5%, dal 2015 passeranno tutti indistintamente al quello forfettario. Ho capito giusto o rimane come in precedenza, ovvero solo chi apre da zero?
Un’altra cosa che noon comprendo è se tutto ciò è deciso o è ancora una bozza.
Grazie
Nel mio articolo vi è scritto della possibilità dei minimi di rimanere nel proprio regime fino a scadenza.
salve
io sono nel regime normale, ero uscito dai minimi per raggiunto limite di età, da quello che ho capito l’anno prossimo posso rientrare, giusto? il mio codice ateco è: 47.91.10 in quale gruppo rientro?
grazie
A differenza del regime dei minimi nel regime forfettario vi si può rientrare anche se si era nel regime ordinario, basta avere i requisiti richiesti dalla legge. Il codice attività rientra nella seconda categoria reddituale. Cordiali saluti
Ciao ho aperto partita IVA nel 2010 con regime dei minimi, nel 2012 ho poi potuto usufruire del nuovo regime dei minimi con aliquota agevolata del 5%, quest’anno sarei dovuta quindi passare dal regime dei minimi a quello ordinario(5 anni dall’apertura partita iva regime minimi e vorrei capire se ho speranze di salvezza…
Quello che non mi è chiaro infattti è: se avendo quest’anno un totale fatture superiore a 15.000 euro posso aderirire al nuovo regime forfettario del 2015 oppure no?
Grazie
Dipende dalla categoria di appartenenza, ognuna hai dei limiti di fatturato diversi. Se la propria attività rientra nella fattispecie 8 del mio elenco allora si, il limite è di 15.000 euro quindi l’anno prossimo non potrà rientrare nel regime forfettario.
Buonasera Fabio. Secondo la sua esperienza risulta essere migliore l’attuale regime dei minimi oppure il regime forfettario del 2015? Parlo in linea generica ovviamente, ogni caso è parte.
Non si può mai fare di ‘tutta l’erba un fascio’ per questo nelle mie risposte consiglio sempre di affidarsi al proprio consulente. Conoscendo la posizione fiscale del cliente può consigliare al meglio cosa fare.
Il coefficiente applicato è quello assegnato al proprio codice attività. Non si terrà conto delle spese sostenute per il calcolo del reddito netto da tassare.
con questa nuovo regime forfettario, posso aprire la partita iva nel 2015 e accedervi se vengo da un lavoro a tempo indeterminato da cui mi sono licenziato? Non andrei comunque a proseguire la attivitá precedente.
Grazie
Scusa Fabio una domanda, io sono una libera professionista attualmente con il regime dei minimi. Reddito superiore ai 15000 €. Esco dal regime e devo applicare il regime ordinario o posso restare nel regime dei minimi ( quello del 5%) fino al limite dei 35 anni o dei 5 anni?
Grazie
Il limite dei 15.000 euro, per chi ovviamente rientra nella categoria di attività lavorative che prevedono tale soglia, vale come requisito per l’opzione del regime forfettario. Chi sta nel regime dei minimi può continuare fino al limite dei 35 anni o dei 5 anni a seguire le regole proprie di tale regime.
Salve, viene spontanea una domanda : Chi è fuoriuscito dal vecchio regime dei minimi per il raggiungimento dei 5 anni di permanenza ( 2008-2012) e nel 2013 e 2014 ha utilizzato le norme previste per gli ex minimi ad iva normale, rientra o può rientrare in questo “nuovo” regime 2015 15% tassazione e quando va operata questa scelta? Grazie
Il nuovo regime forfettario varrà per tutti coloro che ne hanno i requisiti, quindi anche chi si trova oggi nel regime ordinario ma rientra nei limiti reddituali può usufruire dal 2015 del nuovo regime fiscale.
Cordiali saluti
Grazie per la veloce risposta.
Cordialmente
Enrico
Buonasera.
Stavo cercando info sui minimi 2015 e sono finito sul tuo sito (mi permetto il “tu” perché siamo praticamente coetanei).
Mi chiedevo se le tue prestazioni sono anche online oppure solo tradizionali e di persona.
Sono a Parma e stavo cercando un nuovo consulente per l’apertura di una piccola attività. Non digitale però…
Alberto
Si seguo le attività anche online. Per ulteriori informazioni, contattami via mail.
Cordiali saluti
Salve. Io sono medico libero professionista, 34 anni, ma non lavoro sempre a tempo pieno. Nel 2012 e 2013 ho usufruito pienamente dei minimi. Ma a fine del 2013 ho notato aver superato i 30.000, e sono arrivato a 40.000, costrendomi di passare all’ ordinario. Questo anno in corso, dovrei poter limitarmi ad un massimo di 45.000. Potrei ritornare nei minimi nel 2015 con il forfettario? Se il limite sarà 40.000, come potrei farmi scontare i 2000 di sopra? Grazie. La mia commercialista dice che non si sa ancora niente.
I limiti reddituali sono diversi e variano a seconda dell’attività, in generale per i professionisti il limite è fissato a 15.000 euro quindi se nel 2014 non si rientra in tale limite non si può usufruire del regime forfettario dal 2015.
Cordiali saluti
Errata corrige: intendevo sono arrivato a 42000(non a 40000), per fare chiarezza. Grazie.
Salve,sono un pensionato INPDAP e per non morire di noia vorrei svolgere un’attivita’ artistica.Guardo quindi al nuovo regime forfettario,ma cio’ che mi frena e’ la contribuzione INPS.Devo versare,come se avessi 20 anni e cominciassi la vita lavorativa, il minimale di 3600 euro? sarebbe assurdo, non avro’ mai,a fronte dei versamenti alcuna pensione INPS.E’ vero che i versamenti INPS potrebbero essere proporzionali al Reddito conseguito?grazie
Si, nella bozza del testo di legge vi è una parte relativa ai contributi Inps che prevede la possibilità di pagare gli stessi in percentuale e non in misura fissa. Aspettiamo le note operative da parte dell’Inps stessa per capire quali saranno le modalità di invio della comunicazione di adesione al regime forfettario per avere gli sgravi contributivi.
Cordiali saluti
Buongiorno, mi scuso anticipatamente perchè forse ha già risposto ma io non ho capito…
Io apro partita iva nel 2005 dopo circa 2 anni entro nei vecchi minimi e poi nel 2012 mi fanno andare nell’ordinario a causa della “vecchiaia” della mia partita iva…ora se io avessi i requisiti potrei rientrare almeno nel nuovo forfettone?
Grazie
Si, il regime forfettario prevede requisiti differenti rispetto al regime dei minimi e vi possono aderire tutti anche chi si trova nel regime ordinario se ne ricorrono i presupposti.
Cordiali saluti
Anche io avrei una domanda.
Ho 33 anni e vorrei avviare un’attività di Affittacamere (ATECO 55.23.4), iniziando nel 2015 rientrerei nel “forfettone”, e il tuo articolo è molto chiaro a proposito.
Mi sembra di capire di avere anche l’alternativa di avviare l’attività ancora nel 2014 e rientrare nei minimi (tassazione del 5% sull’utile), se è così, fino a quando potrò rimanere in tale regime, al raggiungimento dei 35 anni di età (2016) oppure fino al 5° anno di attività (2019)?
Grazie mille per il tuo prezioso aiuto e per l’impegno sociale!
Fino al quinto anno di attività. Grazie dei complimenti
Buongiorno, sono un artista pittore e vorrei aprire la partita iva con il regime forfettario, codice ateco 90 03 09. Volevo chiedere: con il nuovo regime quale sarà il contributo previdenziale? Nell’esempio che lei ha fatto parla di 2000€, ma non dovrebbe essere il 28%?
Grazie.
L’esempio si riferisce a contributi che il contribuente ha pagato l’anno precedente. La contribuzione, nello specifico, dipende a quale gestione si è iscritti (separata, artigiani, commercianti) e se si versano anche altri contributi che permettono di versare saldo e acconti Inps in misura inferiore. Ogni caso è a se, per questo motivo consiglio sempre di affidarsi ad un consulente. Cordiali saluti
Se ho capito bene,portando in es. il mio caso .. p.iva chiusa nel 2013 (e-commerce) .. se nel 2015 apro un’altra p.iva come elaborazione dati e quindi nuova iniziativa,posso usufruire del 15% ai fini fiscali e pagare i contributi in % e non più il minimale annuo? Grazie per l’attenzione. Alessandro.
Si, per usufruire del pagamento in percentuale dei contributi si dovrà fare domanda all’Inps indicando di aver optato per il regime forfettario. Potranno usufruire dell’agevolazione artigiani e commercianti, chi è iscritto alla Gestione Separata paga già in percentuale sul reddito.
Cordiali saluti
Un contribuente che ha attiva la partita iva dal 2014 nel regime di vantaggio deve fare qualcosa per rimanere in tale regime? Continua a mantenere la stessa dicitura in fattura? Scusi la domanda un po’ ingenua ma vorrei essere certa di continuare senza problemi nel regime attuale.
Grazi mille in anticipo!
I contribuenti nel regime dei minimi potranno rimanere fino alla scadenza del regime senza nessun cambio, ovviamente avendone i requisiti previsti. Cordiali saluti
salve
provengo dal regime ordinario, ed ho i requisiti come commerciante al dettaglio per il nuovo regime dei minimi. Cosa devo fare per aderirvi? Devo comunicare anche all’Inps questa mia decisione? grazie
ciao complimenti per il sito
ho aperto partita iva a Marzo 2014 codice ateco 471990 ho i requisiti per rientrare nel forfettario dal 2015 volevo sapere se i contributi da vesare sono pari al 15% oppure posso usufruire del 5% .
inoltre su un ricavo di 30.000 euro quanto sarà la quaota da versare all’inps
grazie
La percentuale delle tasse del forfettario è pari al 15%. Il 5% era dei minimi. Cordiali saluti
Buongiorno, sono un lavoratore dipendente che vuole aprire una partita iva per iniziare un secondo lavoro come fotografo.
Mi accorgo oggi che sarebbe stato opportuno aprirla l’anno scorso in quanto se ho ben capito il regime “avevolato” non si applica a chi ha già redditi di lavoro dipendente prevalenti e superiori a una certa cifra (che supero sicuramente).
Ora considerato che questa nuova attività mi genererebbe al massimo ricavi per 2-3000 euro/annui e che volendomi fare pubblicità su internet non sarebbe configurabile come attività autonoma occasionale, come posso venirne fuori per stare in regola?
Se ho ben capito una partita iva ordinaria che fattura per quelle cifre pagherebbe di tasse più del fatturato.
Purtroppo è così, all’ultimo momento è stato aggiunto un ulteriore paletto inerente il fatto che chi ha un reddito da lavoro dipendente di importo maggiore rispetto i ricavi da lavoro autonomo non può usufruire del regime forfettario.
salve, con riferimento al regime forfettario, il meccanico e l’eletrauto (codice ateco 45.20.30 45.20.10) in quale fascia di volume d’affari massimo e percentuale di redditività rientrano? ricavi max € 40mila, percentuale di redditività 40% ???? Grazie
I codici Ateco 45 rientrano nei limiti che ha scritto. Cordiali saluti
Buongiorno, per esercitare l’opzione di rimanere nel regime dei minimi bisogna fare qualche comunicazione dato che si passerà tutti automaticamente al regime forfettario?
Inoltre, per la riduzione contributiva INPS sul decreto c’e’ scritto che entro il 28 febbraio bisognerà inviare telematicamente una domanda all’INPS, ma naturlamente sul sito dell’Inps non ho trovato nulla!
Grazie mille
L’Inps non ha ancora pubblicato, ad oggi, il modello di ocmunicazione per il versamento dei contributi in percentuale. Non vi sono comunicazione per chi è minimo e può rimanere nel regime. Cordiali saluti
Buongiorno, sono un contribuente appartenente al regime degli ex minimi e, in base ai compensi che mi sono stati versati nel corso dell’anno 2014 e alle specifiche caratteristiche della mia attività rientrerei naturalmente nel nuovo regime forfettario. Tuttavia, in previsione di un miglioramento della mia attività a seguito dell’acquisizione di nuovi clienti, potrei sforare – anche se di poco – il limite dei ricavi annuali previsti dal nuovo regime nel corso del 2015. Fuoriuscendo durante l’anno da tali limiti, per il 2015 verserò i contributi come contribuente del regime forfettario e passerò automaticamente nel 2016 al regime ordinario, è esatto? A causa della fuoriuscita dal forfettario dovrò successivamente versare contributi compensativi? Se nel 2016, mentre sarò nel regime ordinario, i miei ricavi dovessero abbassarsi e ritornassi ad avere i requisiti per il regime forfettario, avrò la possibilità di ritornarvi già nel 2017? Grazie mille
Dalle indicazioni del fisco sembrerebbe proprio così, rispetto al regime dei minimi chi vi fuoriesce può di nuovo optare per il forfettario se dovessero ricorrere i requisiti. Cordiali saluti
Un contribuente appartenente al regime degli ex minimi(regime residuale) può continuare a rimanere in tale regime o deve obbligatoriamente optare per il nuovo forfettario o regimi non agevolati(semplificato-ordinario)?Grazie
Il regime degli ex minimi è stato abrogato insieme al regime delle iniziative produttive ed il regime dei minimi, in quest’ultimo caso con alcune eccezioni per chi ha già la partita iva aperta. Quindi si, dovrà valutare l’opzione del regime forfettario o l’applicazione dei regimi semplificato/ordinario. Cordiali saluti
Buoansera,
dovrei aprire partita iva come ditta individuale per agente immobiliare. So che fino ad oggi gli agenti immobiliari dovevano obbligatoriamente essere iscritti alla gestione ordinaria riguardo l’INPS, e quindi pagare i contributi in misura fissa dei 3400 euro (circa) divisi in 4 rate da pagare con bollettini.
Leggendo l’articolo mi sembra di aver capito che con il nuovo regime questo obbligo non susiste più, e quindi anche gli agenti immobiliari (correggetemi se sbaglio) possono usufruire della gestione separata e quindi pagare i contributi in base alle aliquote (a questo proposito chiederei anche se sono aumentate o se è rimasta del 27% circa), che verranno moltiplicate sui ricavi (non utile perchè non si potranno più scaricare i cosi, vero?)
Esempio:
15.000 di fatturato
15.000 x 78% = 11.700 (base imponibile per tasse e contributi)
TASSE: 11.700 x15% = 1755
CONTRIBUTI INPS: 11.700 x 27% = 3.159 Euro
Se non fatturo nulla non pago nulla, a differenza del passato, con regime ordinario che, anche s enon fatturavo, ricevevo comunque bollettino dei contributi.
Ho capito bene??
Grazie anticipatamente della risposta.
Bianca
Ho capito bene?
In realtà non usufruiscono della Gestione Separata (la cui aliquota non è rimasta al 27% ma è aumentata al 30% nel 2015) ma di un meccanismo analogo di versamento dei contributi in percentuale del reddito e non in misura fissa. La risposta è quindi affermativa. Cordiali saluti
Buongiorno Fabio,
dato che ho recquisiti necessari per entrare nel nuovo regime dei minimi, ma provengo da quello ordinario, esiste ancora il vincolo triennale? Cioè dovrei aspettare 3 anni prima di poter accedere al regime dei minimi o questa cosa non esiste?
Cosa si deve fare per poter aderire al nuovo regime? Entro quando?
Grazie mille per l’attenzione e per le spiegazioni!
Il vincolo triennale esiste ancora, in ogni caso avendone i requisiti non si devono inoltrare comunicazioni particolare all’Agenzia delle Entrate per chi ha già la partita iva perchè nel regime forfettario si transita ‘naturalmente’. Cordiali saluti
Grazie Fabio per la risposta precedente.
Chi proviene dal regime ordinario e quindi confluirà nel regime forfettario, avrà diritto come per i nuovi, al versamento in percentuale dei contributi INPS e non più sottostare al minimale?
Grazie ancora.
Ciao Fabio. Ti chiedo un chiarimento. Per conoscere il reddito massimale della propria categoria siamo sicuri occorra moltiplicare il coefficiente di redditività con i compensi? Non è che per caso ottengo il massimo fatturato possibile per la mia categoria andando a rapportare il limite reddituale con il coefficiente di redditività? es, per il commercio, 40.000€ => 40% porterebbe ad avere un fatturato massimo di 100.000€. Premetto che non sono un titolare di partita iva, mi sto solo informando per capire se può aver senso per me mettermi in proprio. Facendo due conti, nel mio caso, stando a quanto hai scritto tu potrei arrivare ad un “netto” di 750€ mensili (x12) senza contare i costi di gestione (affitto, utenze e materiale di consumo), il che francamente mi sembra parecchio eccessivo. Se fosse come ho ipotizzato io invece la situazione sarebbe un minimo umana e potrei sperare di arrivare ad un “netto” di 1350€ circa, senza considerare sempre i costi di gestione.
Grazie.
Scusami, mi sono espresso male all’inizio del messaggio.
Sostituisci “Per conoscere il reddito massimale della propria categoria siamo sicuri occorra moltiplicare il coefficiente di redditività con i compensi?” con “Siamo sicuri che il reddito massimale della propria categoria sia quello espresso in tabella?”
Il limiti reddituali sono quelli. Per questo motivo vi sono state molte contestazioni, sopratutto da parte dei professionisti ex minimi che vedono il limite scendere da 30.000 euro a 15.000. Cordiali saluti
Buongiorno Fabio,
Le chiedo gentilmente un chiarimento sul nuovo regime forfetario.
Lavoro nell’ambio della formazione e non avendo incassato più di 15,000 euro nel 2014 sembro poter usufruire del nuovo regime. Mi chiedo però cosa succede se nel corso del 2015 vado a superare detta soglia. Vale la regola del superamento del limite dei ricavi o compensi per un ammontare superiore al 50% del limite imposto come accadeva nel regime dei minimi o semplicemente dovrò passare al regime oridnario a partire dall’anno succesivo?
La ringrazio per l’attenzione e per i chiarimenti che vorrà fornirmi.
Raffaella
Salve, nel nuovo regime vale solo il superamento del limite stabilito per ogni attività lavorativa. Se dovesse superare il limite, il regime cessa dall’anno successivo. A differenza dei minimi inoltre, se dovesse ritornare ad avere ricavi inferiori alle soglie reddituali potrebbe optare nuovamente per il regime forfettario nell’anno successivo. Cordiali saluti
Buongiorno,
vorrei chiedere un paio di informazioni.
Ho aperto la partita iva a fine dicembre 2014 per usufruire del vecchio regime (azione inutile visti gli ultimi sviluppi).
Non ho nessuan fattura ne nessun costo x il 2014. In questo caso ho ugualmente degli adempimenti da ottemperare nel 2015? Ovvero nella presentazione dei redditi posso utilizzare una modalità come se non avessi la partita iva oppure devo fare una dichiarazione specifica per le partite iva e riempire i campi a zero? Per l’inps (gestione separata) se ho capito bene non dovrò versare niente nemmeno in acconto non avendo nessun imponibile nel 2014 ma anche in questo caso non mi è chiaro se devo ugualmente procedere a qualche dovere o meno.
Infine chiedo se è corretto indicare per la registrazione all’inps solo il codice di attività prevalente (era presente un solo campo nel modulo)e non devo indicare niente anche in caso di aggiunta di altro codice attività non prevalente? E infine se nel caso in cui un attività non prevalente diventi prevalente non è prevista nessuna comunicazione all’agenzia entrate ma in tal caso cosa devo fare nei confronti della gestione separata?
Mi scuso per la lungaggine ma visto la complessità e l’eccezioni del nostro sistema o preferito dettagliare, spero di aver espresso chiaramente le mie richieste, grazie saluti.
Anche se non si hanno avuto redditi, i titolari di partita iva devono presentare comunque la dichiarazione dei redditi. Per ogni problematica specifica inerente la propria attività lavorativa, come sempre, chiedo di far riferimento al proprio consulente che saprà sicuramente rispondere a tutte le sue domande.
Cordiali saluti
Buonasera Dott.Micera, ho 38 anni sono un libero professionista, volevo chiederle se posso ancora nel 2015 usufruire del vecchio regime dei minimi al 5%. Non ho mai avuto una partita iva. La ringrazio. Cordiali saluti
Vi è stato un emendamento secondo il quale è possibile optare per il regime dei minimi anche nel 2015 avendone tutti i requisiti. Ne ho parlato qui: https://www.studiomicera.it/proroga-regime-dei-minimi-per-2015/
ciao a tutti, volevo sottoporvi qs problema.io sono dipendente par time, e qs anno volevo aprire la partita iva con regime dei minimi in quanto avrei la possibilità di svolgere attività amministrativa come libera professionista.Mi sono recata in agenzia entrate per aprire la mia p.iva ma mi hanno riferito che non posso aderirvi in quanto qs regime di vantaggio e’ riservato solo a coloro il cui reddito PREVALENTE derivi da lavoro autonomo (per cui io avendo gia’ un reddito di lavoro dipendente che sarebbe superiore a quello autonomo non posso aderire)
vi risulta corretta l’interpretazione? ma era cosi’ anche nel vecchio regime dei minimi??
Salve vorrei chiedere:sto aprendo p.iva per effettuare pulizia delle scale condominiali e uffici
Vorrei sapere se il mio calcolo è giusto
Ipotizziamo il massimo reddito di 20000
Faccio 20000 ×67%=13400 ×22, 23%=2978 (x inps)
13400-2978=10400×10=1040 €(HO CALCOLATO IL 10% xche sono nuova iscritta)devo pagare in tot.1040+2978=4018 giusto ?
Se sforo quanto pago ?
Se usufruisco di un dipendente (x non piu di 5000 annui)
Posso scalcolare ancora qualcosa ?
La mia preoccupazione è di sforare in quanto faccio prezzi bassi e c è molta richiesta
Se supera i limiti reddituali previsti dal suo codice attività per il regime forfettario, dall’anno successivo si troverà nel regime irpef a scaglioni di reddito (la percentuale delle tasse aumenta all’aumentare del reddito).
Cordiali saluti
Il 31/12/2014 son uscito dal regime dei minimi per aver superato i 35 anni e avervi stazionato per 5 anni. Nel 2015 dovei transitare nel regime ordinario. Con la legge di stabilità 2015 è entrato in vigore un nuovo regime fiscale forfettario con aliquota al 15%. Non avendo superato i 15.000 euro nel 2014 posso optare per questo nuovo regime transitandovi automaticamente o per forza devo optare per il regime ordinario? Grazie
Il regime forfettario è un regime ‘naturale’, nel senso che se si hanno i requisiti previsti dalla normativa per questo regime fiscale l’opzione sarà automatica. Chi inizia una nuova attività invece dovrà barrare l’apposita casella in fase di richiesta della partita iva.
Cordiali saluti
Un chiarimento: se un professionista, già in regime minimi, nel corso del 2014 incassa compensi non superiori a 15.000 euro ed ha tutti gli altri requisiti per rientrare nel nuovo regime forfettario e poi nel corso del 2015 incassa compensi per un importo considerevolmente superiore p.es 75.000 euro, verrà tassato per il 2015 in base all’aliquota forfettaria del 15% sul 78% dei compensi incassati (nell’esempio il 15% del 78% di 75.000)?
Grazie e saluti a tutti.
Se un professionista è nel regime dei minimi e non deve fuoriuscire dallo stesso per scadenza dei termini (trascorsi 5 anni o compimento dei 35 anni di età) consiglio di rimanere con tale regime che sicuramente è più conveniente. Per quanto riguarda il regime forfettario, a differenza dei minimi, il regime cessa dall’anno successivo, quindi la tassazione dell’anno in cui i ricavi sono stati maggiori del limite saranno tassati al 15%, almeno fino a che non cambino nuovamente le regole.
Cordiali saluti
salve
dott. Micena
Sono nel regime forfettario come commerciante, provengo da quello normale, codice ateco 47.91.10, ricevo una fattura al mese dall’estero di circa 200 euro, devo continuare a fare la dichiarazione intrastat? il mio coifficente di redditività è il 40%, giusto?(40.000 x 40% = 16.000 max) il 15% di imposta sostitutiva va applicato ai 15.000 oppure ai 15.000 – i contributi inps?(circa 3.500). la ringrazio se vorrà rispondere.
mario
scusate ma e’ vero che per poter accedere a qs nuovo regime dei minimi il reddito proveniente da tale attività deve essere quello prevalente? se una persona come me ha reddito di lavoro dipendente (lavoratore par time) non puo’ aprire la p.iva con regime dei minimi se il reddito proveniente dal lavoro autonomo non e’ prevalente rispetto agli altri redditi (in qs caso il reddito da lavoro dipendente?mi aiutate a capire?????? grazie a tutti
@donatella: si è esattamente come dici tu (purtroppo)
bell’affare …. e scusate se un povero diavolo oltre ad avere un rapporto di lavoro par time ha la possibilità di svolgere qualche piccolo lavoro come autonomo cosa puo’ fare? una prestazione occasionale? ed in qs caso secondo voi comporta il versamento all’inps gestione separata?
sapete darmi qualche indicazione?
grazie a tutti
ciao
Buongiorno,
Vorrei un chiarimento se possibile, sto pensando di aprire una partita iva come laboratorio di pasticceria vorrei sapere se posso rientrare nel regime dei minimi (5%)? Per il calcolo delle tasse (5%) e INPS si prende in considerazione la differenza tra costi e ricavi?
Grazie
Per verificare se ha i requisiti per optare per il regime dei minimi può leggere questo mio articolo: https://www.studiomicera.it/nuovo-regime-dei-minimi-2/
Il calcolo di tasse e contributi in tale regime viene fatto sul netto ricavo, esatto.
Cordiali saluti
Quindi non ho un importo diciamo minimo da versare all’INPS se non supero i 15000 uro?.
Grazie infinite per i chiarimenti.
Si, vi sono contributi annuali ed oltre ai contributi calcolati sul minimale stabilità dall’INPS, se supererà tale soglia dovrà versare anche i contributi in percentuale sull’eccedenza.
Salve sono un libero professionista iscritto al collegio dei Geometri con regime dei minimi e sotto 35 anni, devo passare all’ Albo degli Ingegneri è possibile fare tale passaggio senza perdere il regime dei minimi?
sarebbe possibile chiudere la partita iva con regime dei minimi e poi riaprirla nuovamente?
Grazie.
Se si perde il regime dei minimi non è possibile optare di nuovo per questo stesso regime fiscale. Questa norma non vale per il regime forfettario, basta rientrare di nuovo nei paletti imposti dalla legge che si può ritornare ad applicare il forfettario nell’anno successivo.
Cordiali saluti
salve, Io ho usufruito del vecchio regime dei minimi fino al 31 dicembre 2014, ma ora sono passati 5 anni di attività e nell’aprile 2015 ho compiuto 35 anni, posso usufruire del nuovo regime forfettario o devo passare al classico con iva al 22% etc…?
Si può optare il regime forfettario se si hanno i requisiti richiesti dalla normativa, quindi è possibile.
Buongiorno,
le scrivo per avere una conferma; nel caso in cui nel 2014 si ha avuto un reddito da lavoro dipendente con contratto partime e a tempo indeterminato e redditi da lavoro autonomo occasionale, pur non avendo superato euro 20.000 non è possibile accedere al regime forfettario poichè i redditi da lavoro ocasionale sono considerati redditi diversi…questo è quanto ho percepito. Mi puo’ confermare? Grazie mille e complimenti per il suo sito! Ciao
Grazie mille. Se intende riferirsi al limite previsto per chi svolge lavoro dipendente oltre al lavoro autonomo, per rientrare nel forfettario il reddito da lavoro dipendente non deve superare quest’ultimo, a meno che la somma non superi i 20.000 euro.
La norma fa riferimento solo a redditi d’impresa, arte o professione e di redditi da lavoro dipendente o assimilato.
Cordiali saluti
Grazie per la risposta. Il lavoro autonomo occasionale conseguito nel 2014 è considerato come redditi diversi, per cui non va preso in riferimento.E’ giusto? Non prendendo in riferimento il lavoro autonomo occasionale avuto nel 2014,rimane solo il rapporto dipendente che tutt’ora è in corso nel 2015. La mia domanda, è:non considerando il lavoro autonomo occasionale perchè considerato redditi diversi, si puo’ aprire la partita iva nel 2015 se si ha solo un contratto di lavoro dipendente e aderire al regime forfettario? Naturalmente considerato che nel 2014 la retribuzione è stata inferiore ai 20.000 euro e nel 2015, non essendo prevalente, non supera, insieme al reddito autonomo i limiti previsti.
Grazie mille. Anna
Sono un agente di commercio ed ho aperto la partita ad ottobre 2014 aderendo al regime dei minimi (lavoratori in mobilità). Sono iscritto alla gestione commercianti e nel mio profilo inps non trovo gli F24 per versare i contributi. Come li devo calcolare? Sul reddito prodotto e quindi con il nuovo regime forfettario? Grazie anticipatamente e complimenti per il blog
Salve Giovanni, dovrebbe chiamare il Call Center Inps per chiedere spiegazioni. All’interno del cassetto previdenziale c’è un utility per il calcolo della code line, cioè del codice da inserire nel modello F24 per il versamento dei contributi, ma dovrebbe conoscere l’importo esatto da versare, per questo consiglio di rivolgersi all’Ente.
Cordiali saluti
Buongiorno dott. Fabio
Sono nel regime forfettario, quindi esente da iva, ma ricevo una fattura mensile dal lussemburgo. Devo fare la dichiarazione iva trimestrale? e di conseguenza anche la dichiarazione intrastat sempre trimestrale?
la ringrazio se vorrà rispondere.
cordiali saluti
Vorrei un chiarimento ,io sono entrata nel regime forf nel 2015 ,la commercialista mi comunica che l inps non è da versare nel 2015 ,poi invece mi dice che non hanno fatto in tempo (loro) a presentare all Inps la domanda per esentarsi dal pagamento inps ..percio’ adesso lo dovrò pagare lo stesso … Consigli o soluzioni al mio problema? Grazie in anticipo Isabella
Per gli imprenditori che hanno optato per il regime forfettario vi è la possibilità di pagare i contributi in percentuale sul reddito ma la cosa deve essere comunicata all’INPS. Senza l’invio della comunicazione, dovrà pagare i consueti contributi trimestrali fissi.
Cordiali saluti
Sono un ex minimo, ma non trovo il mio codice Ateco 68.32.00 fra quelli interessati dalla nuova. E’ così oppure si intende compreso fra il 66 e il 69?
Grazie in anticipo
Il gruppo 68 è nel punto 5 dell’elenco. Cordiali saluti
salve,
vorrei chiedere un precisazione sulla partita iva ai minimi precedente riforma 2015.
Io ho aperto la PI ai minimi il 20 febbraio 2014 (regole precedenti alle attuali).
Posso comunque fatturare nell’anno fiscale 2014 l’intera somma quindi 30.000 o avendola aperta a febbraio è perentorio attuare la formula 30.000/12 *11 ????
grazie
cristian
Deve seguire le regole del suo regime fiscale, quindi, come prevede il regime dei minimi, i ricavi devono essere ragguagliati al periodo dall’apertura della partita iva fino al 31/12 e non tutto l’anno.
Cordiali saluti
Ciao Fabio. Sono stato all’agenzia delle entrate e mi hanno detto che se ipoteticamente aprissi una P.IVA oggi 19 Luglio 2015, potrei ancora usufruire del regime dei minimi al 5% ovviamente rispettando tutti i dovuti limiti. Ti risulta vero?
Grazie
Ciao Alessio, la possibilità di aderire al regime dei minimi è stata estesa a tutto il 2015, si. Sei hai i requisiti quindi puoi optare per questo regime invece del forfettario.
Salve , anzitutto grazie per rispondere a chi ha bisogno di chiarezza . Sono artigiana nel settore artistico da dieci anni con regime normale. Rientro come incassi già da alcuni anni fra le categorie che potrebbero accedere ai minimi o forfettario , ma il mio commercialista non mi ha informata di questa possibilità per cui solo ora ne vengo a conoscenza. Avrei pensato di accedere al regime di artista ( ne avrei le caratteristiche vista la mia attività di artista )cod ateco 900309 , ma come reddito rientro nei minimi ed anche nel forfettario … cosa mi conviene ? Grazie mille
La percentuale di tassazione del regime dei minimi è più conveniente di quella del regime forfetario, dovrebbe però vagliare con il suo consulente tutti i requisiti richiesti dal regime per capire se effettivamente può essere scelto. Non esiste solo il vincolo reddituale.
Cordiali saluti
Dott. Micera vorrei chiederle:sono uscito dai minimi il 2012 avendo superato i 35 anni il 2013 sono stato nel regime transitorio.le volevo chiedere:per la dichiarazione 2104 visto che ho i requisiti dei minimi come fatturato, devo per forza passare all’ordinario? Grazie
Il regime forfettario è un regime ‘naturale’ cioè chi ne ha i requisiti può optare per tale regime, non deve per forza passare all’ordinario.
Cordiali saluti
Salve, le volevo chiedere: Terminato il regime minimi il 31/12/14. Avendo un reddito 2014 superiore alla soglia minima prevista per poter aderire al nuovo forfettario, sono passato al regime ordinario. Dal 2016, rientrando in tali soglie per il 2015,posso entrare nel forfettario, oppure ho l’obbligo di permanenza di tre anni nel regime ordinario? Grazie e complimenti
Grazie mille. L’obbligo di permanenza nel regime ordinario sussiste solo se il contribuente ha esercitato volontariamente l’opzione di voler usufruire di tale regime.
Cordiali saluti
Salve ho un piccolo negozio on line di articoli per animali vorrei porle una domanda che forse gli è già stata richiesta più volte .
Sono alla scadenza naturale del regime dei minimi, il prossimo anno devo per forza passare ad un’altro regime, mantenedo sempre i requisiti necessari posso passare direttamente al regime forfettario ?
Le vorrei chiedere inoltre se avessi bisogno di ulteriori consulenze , lei potrebbe seguirmi anche solo on line ?
Gentile Sonia, se ha i requisiti richiesti dal regime forfettario vi può naturalmente accedere il prossimo anno. Se avesse bisogno di ulteriori consulenze, potrei seguirla online, mi contatti via mail e potremo accordarci.
Cordiali saluti
Buonasera Fabio,
visto che anche per il 2015 si può usufruire del Regime dei Minimi volendo aprire entro l’anno una P.Iva io che ho 34 anni compiuti, potrei agevolare di questo regime per i prossimi 5 anni a patto di non superare i € 30.000 annui è corretto?
Salve Stefano, è possibile usufruire del regime dei minimi per 5 anni, sì. Per quanto riguarda invece il limite di reddito bisogna tener conto che questo nel primo anno deve essere rapportato al periodo effettivo in cui è stata aperta la partita Iva. Quindi se apre la partita Iva ad ottobre, non saranno 30.000 perché questo è il limite rapportato ai 12 mesi ma 7.500 euro. Se ha bisogno di un consulente mi contatti via mail.
Cordiali saluti
buonasera sign. Fabio,
secondo la sua esperienza; se a giorni (novembre 2015)apro p.iva come agente immobiliare con adesione al forfettario 2015……., visto che successivamente lo stesso regime venga migliorato (come si presume) dalle modifiche apportate dalla nuova legge di stabilità per 2016……. dal 1° gennaio, per me valgono ancora i parametri del forfettario 2015 o mi cambiano in base alle migliorie apportate allo stesso regime (versione 2016)?.
In attesa, ringrazio anticipatamente.
In base alla mia esperienza è meglio conoscere bene il testo della normativa e poi prendere decisioni. Soprattutto nel caso dei regimi fiscali agevolati che sono cambiati tante volte in pochi anni.
Cordiali saluti
Salve Dott. Fabio. Sono un professionista di 30 anni, ho aperto p.iva a ottobre 2015 come regime dei minimi. Potrei rimanere nel regime dei minimi per cinque anni (cioè fino a tutto il 2019) e poi passare al nuovo regime forfettario? Inoltre, per quanto riguarda i contributi alla gestione separata INPS, posso pagare in base al reddito effettivo oppure sono tenuto al versamento fisso sul minimale pari al 27,72%?
Grazie in anticipo e complimenti!
Cordiali saluti
Se ne ha i requisiti potrà usufruire del regime dei minimi per cinque periodi di imposta e poi transitare nel regime forfettario. Per quanto riguarda la contribuzione Inps bisogna capire se lei è lavoratore autonomo, commerciante o artigiano per verificare la gestione di appartenenza e la percentuale di contributi da versare. Cordiali saluti
Salve volevo chiedere ma per quanto riguarda l’affitto del locale in regime forfettario l’iva sulla fattura che mi farà il propietario del locale io non la posso recuperare giusto o no ?
Nel regime forfettario non si tiene conto dei costi per il calcolo del reddito, le fatture andranno comunque conservate ai fini fiscali.
Salve volevo chiarimenti in base al regime forfettario.sono un commerciante ambulante quindi il mio coefficiente per il calcolo ATECO è 40% e il massimale 40000. Cosa si intende per ricavi? Nel senso io acquisto un prodotto per la vendita a 5 e rivendo a 15 …. Il coefficiente di calcolo andrà fatto sul 10 di guadagno e non su 15 della rivendita. Grazie. Perché se fosse calcolato sul 15 e tolte le tasse e contributi Inps il restante andrebbe detratto anche dei costi per ottenere il guadagno pulito. E conti fatti lo stipendio sarebbe molto magro. Grazie mille.
Il regime forfettario prevede il calcolo delle tasse su quanto incassato, non vengono tenuti in considerazione i costi dell’attività. Per questo risulta più oneroso di altri regimi fiscali, come ad esempio il regime dei minimi.
Cordiali saluti
Buonasera sig. Fabio,
Io sono un lavoratore a tempo indeterminato con compenso a circa 24000 l’anno, avevo intenzione per arrotondare di aprire un ecommerce di commercio tra qualche mese, ho letto che nel nuovo regime forfettario del 2016 anche chi ha compensi che non superano i 30000 l’anno puo’ accedervi giusto? E se nel caso rientrassi in questo regime dovrei versare altri contributi inps o no perche’ li verso gia’ con il mio lavoro? Ringrazio in anticipo e complimenti per il sito.
Nel disegno di legge proposto sembra che uno dei requisiti per accedere al regime agevolato sia quello da lei scritto. Bisognerà aspettare il testo definitivo per capire cosa accadrà realmente anche per quanto concerne i contributi previdenziali.
Cordiali saluti
Buonasera dott. Micera,
Volevo sottoporle un quesito visto che è molto preparato in materia.
Nel modulo di apertura della partita iva mi risulta come data inizio attività 31/03/2015. Per quanto riguarda l’importo dei ricavi ( nel mio caso sono 40.000€) che devono essere rapportati ai mesi di attività devo considerare anche marzo o direttamente da aprile ? Lo chiedo perché sono al limite e rischio di sforare di poco.
Si fuoriesce dal regime forfettario anche per 1000€ ?
I ricavi devono essere rapportati all’anno, si.
Cordiali saluti
Dato che hanno aumentato le soglie dei ricavi per tutte le categorie si fuoriesce dal regime forfettario anche se si è superato di 2000-3000€ nel 2015? Se si manteneva la vecchia normativa nel 2016 sarei fuoriuscita dal regime forfettario ma se io considero ad esempio le nuove soglie di ricavi per la mia categoria ( 50.000€) a mio avviso ci dovrei rientrare dato che è un regime naturale. Secondo te è corretto questo ragionamento , ci sono delle indicazioni per questi casi nella nuova normativa ?
Buonasera Fabio, grazie per l’articolo. Sono nel regime forfetario da maggio 2015 come artigiano, non sono quindi soggetto al minimale inps. Non sono però riuscito a capire a quanto ammonterà la percentuale di inps da pagare, ne come si calcola. Se è una percentuale, si calcola anch’essa sul coefficiente (nel mio caso 67%) o sul totale dei ricavi?
Grazie
Riporto quanto scritto nella Circolare INPS di inizio 2015: ‘Il regime agevolato in parola, con carattere opzionale e accessibile esclusivamente a domanda, prevede che la contribuzione dovuta alle gestioni artigiani e commercianti avvenga in percentuale rispetto al reddito forfetario, come definito dall’Agenzia delle Entrate, senza applicazione del livello minimo imponibile previsto dall’art. 1, comma 3 della legge 2 agosto 1990, n. 233.
Pertanto il contribuente non è obbligato a versare la c.d. quota fissa ed i versamenti saranno effettuati in acconto e a saldo, alle scadenze previste per le somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
Inoltre, alle scadenze previste per il pagamento degli acconti, i soggetti obbligati provvederanno anche al versamento della contribuzione di maternità, che è pari ad € 7,44 annui e che verrà corrisposta in due rate uguali pari ad € 3,72.’
Cordiali saluti
Grazie. Si, in percentuale, ma quanto in percentuale?
Comunque guardando il suo esempio all’inizio, mi pare di capire che si aggira sul 13% (2000 euro su 15000 è il 13%) quindi sul totale.
Buonasera Fabio, io ho aperto partita Iva nel 2009 con il regime dei minimi l. 244/2007, poi nel 2013 il mio commercialista mi ha comunicato che fuoriuscivo dal regime in quanto terminati i 5 anni. Premetto che sono pensionato con un cud che supera i 20.000 euro annui, quindi nel 2014 ho dovuto applicare il regime ordinario non per opzione, ma perché non avevo più i requisiti per accedere al regime agevolato. Ora dal 01/01/16 posso accedere al regime forfetario o devo aspettare che passino 3 anni di regime ordinario? Inoltre se posso passare al regime forfetario la riduzione dei contributi fissi artigiano come devo ottenerla?
Grazie
Se il regime ordinario non è stata un’opzione può valutare se rientra nei nuovi requisiti del forfettario previsto dalla Legge di Stabilità 2016. Per la riduzione dei contributi sono auspicabili chiarimenti da parte dell’Inps.
Cordiali saluti
Buongiorno Fabio mi chiedevo quale sia il coefficiente per l’ attivitá di tatuaggi e piercing ( per sapere se rientra nel regime forfettario) e se secondo lei avendo chiuso l’ attivitá da oltre 3 anni , nonostante la partita iva sia ancora esistente perché legata al mutuo dell’ immobile di mia proprietà, posso applicarlo alla riapertura. Inoltre si possono avere collaboratori esterni con partita iva propria ? Grazie
Se ha ancora la partita iva ad essa sarà associato un codice attività tramite il quale potrà controllare il relativo limite di reddito previsto dal regime forfettario. Con questo regime si possono avere collaboratori ma i costi per tali compensi non devono superare i 5.000 euro. Cordiali saluti
buongiorno,
vorrei avere un chiarimento se e’ possibile.io sto nel regime forfettario dal 2015.adesso il commercialista sta preparando f24, sia per il pagamento delle tasse(aliquota del 15% in base al fatturato dell’anno 2015) che i versamenti inps del 2015.vorrei sapere se i contributi inps che andro’ a pagare sono deducibili subito o li dovro’ pagare ora e dedurre l’anno prox.
mi spiego meglio nel calcolo delle tasse posso gia’ dedurre anche la somma dell’inps,anche se non ho pagato niente nel 2015? grazie per l’info.
per quanto riguarda inps anno 2016 sto pagando le 4 rate con lo sconto del 35%.
saluti.
Buongiorno Cristian, sono sicuro che il suo commercialista sarà lieto di rispondere alle domande che gli porgerà in merito.
Cordiali saluti
Un professionista, solo ad ottobre, si è reso conto che non poteva adottare per il 2016 il regime forfetario. Purtroppo, fino a quella data, ha emesso fatture senza né Iva né ritenuta d’acconto. Come può sanare tale situazione? Ad ottobre può emettere tante NOTE CREDITO per stornare le fatture erroneamente emesse ed emettere le NUOVE FATTURE rilevando sia l’iva (scorporandola dall’imponibile originario) che la ritenuta d’acconto, liquidando l’iva nel IV trimestre?
Salve Antonio, in questi casi consiglio di contattare il proprio consulente per conoscere la strada migliore da intraprendere. Cordiali saluti
buongiorno
nel regime forfettario, se vengono meno i requisiti al primo anno di vita di un impresa, per superamento soglia ricavi.
mi chiedo: vengono meno i requisiti e quindi il prossimo anno entrerò nel regime ordinario e quest’anno rimango forfettario o i requisiti non sono mai esistiti in quanto il presupposto per l’accesso, le presunzione, di avere i ricavi al di sotto delle soglie minime, non c’è mai stata e quindi mi tocca pagare l’IVA e l’IRPEF anche per l’anno in corso?
Non mi sembra ci sia una tale previsione nel testo, i requisiti devono essere controllati di anno in anno. Se ha barrato la casella del regime forfettario quando ha aperto la partita Iva significa che ne era in possesso. Se quest’anno non ha più i requisiti richiesti dal 2017 usufruirà del regime semplificato. Cordiali saluti
Salve, iniziando un’attività a metà anno, esattamente nel mese di luglio, quali sono i limiti da rispettare? Si fa riferimento sempre al limite annuale di 30.000€?
Grazie
Roberta
Il limite è annuale, quindi significa che se si incomincia a metà anno il limite deve essere la metà.