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Il disegno di legge C. 5626 sulle misure urgenti per la crescita del Paese approvato definitivamente il 13 dicembre scorso alla Camera contiene disposizioni per l’attuazione dell’Agenda digitale Italiana e per la promozione della competitività in Italia, nonché la disciplina per lo sviluppo delle start up innovative.

Il testo approvato alla Camera contiene delle differenze rispetto al testo originale.

Cosa è cambiato per le start up innovative?

  • Si è ridotto a 24 mesi il termine, dalla data di costituzione della start up innovativa, entro il quale i soci detentori della maggioranza delle quote o delle azioni rappresentative del capitale sociale devono essere esclusivamente persone fisiche.
  • L’oggetto sociale della start up innovativa non deve essere più esclusivamente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico ma deve solo essere ‘prevalente’.
  • La percentuale che deve essere obbligatoriamente dedicata alle spese in ricerca e sviluppo è diminuita dal 30% al 20%. Nel totale di queste spese non possono mai rientrare spese per l’acquisto o la locazione di beni immobili, possono invece essere incluse le spese per la creazione e lo sviluppo di business plan. Tra le spese possono anche essere ricompresi i costi lordi del personale interno oppure dei consulenti esterni all’impresa (per le attività di ricerca e sviluppo) e le spese legate alla registrazione di diritti di proprietà intellettuale o licenze d’uso.
  • Le start up innovative possono contare su crediti d’imposta per l’assunzione di personale qualificato con contratti a tempo indeterminato inoltre le istanze delle start up innovative saranno evase prima rispetto alle pratiche delle altre imprese.

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